Evangelista Basile fa il punto su Decreto Lavoro, Negoziazione assistita e nuovo disegno di legge

L’Ordine di Consulenti del Lavoro di Livorno organizza per il 26 maggio un evento formativo in tema di Decreto Lavoro, Negoziazione assistita e nuovo disegno di legge. Relatore è il senior partner Evangelista Basile, che riassume i contenuti delle recenti riforme in materia giuslavoristica e le annunciate proposte di semplificazione normativa.

Le principali Misure previste dal Decreto Lavoro

Il decreto-legge 48/2023 (Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro) comprende misure direttamente afferenti alla disabilità, pur trattando anche altri temi:

  • L’Assegno di inclusione: è la misura di contrasto alla povertà e per l’inclusione sociale che sostituisce il Reddito di cittadinanza (RdC). La platea, rispetto al RdC, è molto più ristretta.
  • Incentivi per le assunzioni: sono previsti a favore di chi assume persone titolari di Assegno di inclusione. Si tratta di un esonero per un anno dai contributi previdenziali a carico dell’azienda, diversificato a seconda del tipo di contratto. È inoltre previsto un contributo, che appare piuttosto limitato nel tempo e nella misura, per gli enti che svolgano contemporaneamente mediazione e accompagnamento di lavoratori con disabilità, solo se titolari di Assegno di inclusione.
  • Terzo settore e assunzioni di persone con disabilità: il decreto istituisce un Fondo volto a garantire un contributo per ciascuna persona con disabilità di età compresa fra i 18 e i 35 anni assunta da organizzazioni di Terzo settore tra agosto 2022 e dicembre 2023. Non è precisato a quanto ammonti il contributo e le modalità di accesso. I criteri verranno definiti entro marzo 2024.
  • Fondo per le attività socio-educative a favore dei minori: il decreto istituisce anche un altro Fondo, dotandolo di 60 milioni di euro, destinato a sostenere i Comuni per iniziative socio-educative rivolte ai minori. Anche in questo caso seguirà un decreto di riparto. Nel testo nessun vincolo per le pari opportunità dei minori con disabilità.

Obiettivi di semplificazione delle recenti riforme

Le recenti riforme intendono raggiungere una pluralità di obiettivi di semplificazione, speditezza e razionalizzazione del processo civile nel pieno rispetto della garanzia del contraddittorio. Al fine di perseguire questi obiettivi, il legislatore ha inteso strutturare la riforma del processo attorno a 3 pilastri di riferimento:

  • la riorganizzazione del rapporto tra la giurisdizione ordinaria e la giustizia alternativa;
  • la semplificazione del processo ordinario di cognizione, in tutti i gradi nei quali questo è articolato, come anche dei riti speciali, che caratterizzano il sistema processuale civile italiano;
  • l’introduzione degli strumenti, anche informatici, a tutela di una maggior speditezza e sburocratizzazione del processo.

Gli argomenti trattati all’evento, punto per punto

Il Decreto Lavoro n. 48 del 2023 e l’assegno di inclusione sociale
Le novità sui contratti a termine: un istituto che non “trova pace”
o Il ruolo della contrattazione collettiva nei contratti di lavoro
temporaneo
o L’intervento “interinale” del cd causalone: criticità e rischi di
incremento del contenzioso
La semplificazione degli obblighi informativi dei lavoratori e ritocchi al
Decreto Trasparenza
o Su quali materie è possibile il rinvio alla contrattazione collettiva
o Sistemi decisionali e di monitoraggio automatizzati: cosa cambia. Il
difficile coordinamento con i segreti aziendali
La negoziazione assistita in materia di lavoro e le ulteriori novità in materia
di processo del lavoro introdotte dalla Riforma Cartabria
L’annunciato Disegno di legge in tema di semplificazione normativa: brevi
cenni sulle proposte di riforma

La locandina dell’evento è disponibile qui

L’avv. Francesco Brugnatelli al Gala Dinner di benvenuto a Jia Guide

Il 23 maggio il senior partner Francesco Brugnatelli partecipa al Gala Dinner di benvenuto al nuovo ambasciatore cinese Jia Guide, evento che favorisce in modo speciale il dialogo con i soci di Fondazione Italia Cina ICCF. Al centro della serata il dialogo bilaterale, i temi di rilievo per il Sistema Paese e le opportunità di sviluppo delle aziende nell’attuale scenario geopolitico

L’evento accoglie oltre 200 ospiti dando loro l’occasione di conoscere il massimo rappresentante della Repubblica Popolare Cinese in Italia, oltre a fornire possibilità di interazione fra i professionisti italiani e cinesi.

La continua espansione e l’apertura della Cina offrono opportunità alle aziende di tutto il mondo – ha detto l’Ambasciatore Jia Guide, nel suo discorso in apertura della cena –. Per il 14esimo anno consecutivo, il Paese è stato il secondo mercato di importazione e il secondo mercato di consumo al mondo. La Cina vuole aprire il suo mercato al mondo e accogliere le imprese di tutti i Paesi che desiderano stabilirvisi. Il fatto che lo scorso anno siano stati impiegati in Cina capitali esteri per importi record di  oltre 189 miliardi di dollari, dimostra anche che la stragrande maggioranza delle imprese straniere è ottimista sulle prospettive di sviluppo del Paese. La Cina continuerà a costruire un ambiente commerciale stabile, equo e affidabile, offrendo un ampio spazio di mercato e opportunità di cooperazione per le aziende di tutto il mondo, compresa l’Italia”.

Oggi più che mai è necessario ristabilire un dialogo obiettivo che possa portare a una collaborazione costruttiva per garantire un giusto equilibrio nelle relazioni economiche e commerciali tra i nostri due mercati – ha affermato Mario Boselli, Presidente di Italy China Council Foundation nel suo saluto –. Sono sempre più convinto che la Cina non rappresenti solamente una realtà imprescindibile per le imprese italiane ma anche una base strategica per l’internazionalizzazione in altri mercati asiatici. Anche l’Italia deve essere intesa sempre più per le imprese cinesi come partner economico diretto e come porta d’accesso per il continente europeo”.

Bilancio ESG, le risposte dell’avv. Guglielmo Burragato per Il Sole 24 Ore

Nella pagina dedicata agli studi legali, Il Sole 24 Ore di lunedì 22 maggio intervista avvocati che prestano consulenza alle aziende su tematiche di grande attualità. Al nostro senior partner Guglielmo Burragato, la giornalista Serena Uccello chiede quale impatto avrà la certificazione della parità di genere sulla gestione delle risorse umane. L’attestato ed ovviamente il percorso per ottenerlo sono previsti dalla legge 162/2021 .

Il “bilancio ESG” o “di sostenibilità”

Come sottolinea Serena Uccello, “la novità più importante arriva dal futuro, ovvero quando si amplierà la platea delle aziende che dovranno redigere il bilancio di sostenibilità: dal 1° gennaio 2026 l’obbligatorietà riguarderà tutte le aziende con più di 250 dipendenti, un fatturato superiore a 50 milioni di euro e un bilancio annuo pari almeno a 43 milioni”.

La Commissione europea ha dato una definizione del bilancio ESG sin dal 2001:“L’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”.

In altre parole il bilancio di ESG è una rendicontazione, in genere annuale, sulle scelte, le attività ed i risultati raggiunti da un’impresa in tema di sostenibilità. Ciò serve a spiegare alcune scelte strategiche, dimostrare il proprio impegno verso l’ambiente e far sì che l’opinione pubblica e possibili investitori conoscano il modo di organizzare l’attività produttiva dell’azienda.

Le informazioni al suo interno riguardano come sono state utilizzate le risorse naturali, l’impatto ambientale dell’attività svolta, come viene distribuita la ricchezza prodotta e informazioni importanti su occupazione, diritti dei lavoratori e parità di genere.

Gli aspetti giuslavoristici

L’avv. Guglielmo Burragato sottolinea che «l’aspetto della governance e quello sociale,  di cui la
tutela della parità di genere e della diversity sono componenti importanti», rientrano nell’area del diritto del lavoro. Dalle norme contro il lavoro nero o sottopagato agli interventi sulla sicurezza che diventano
materia del bilancio di sostenibilità «ci potranno essere spazi concreti».

La necessità della formazione

Sarà di competenza delle aziende anche il controllo realtivo al rischio che i propri fornitori non osservino le buone pratiche in materia di sostenibilità nei processi produttivi e di misurazione dell’impatto che questi hanno a livello ambientale, sociale e di governance. Questo richiederà un investimento in termini di formazione: «Le prospettive – prosegue Burragato – sono importanti. Ma devo dire che i più
giovani dimostrano notevole sensibilità su questi temi»

La pagina del quotidiano con l’intero servizio è disponibile qui.

[Foto di Gerd Altmann da Pixabay]

Decreto e DDL Lavoro: Massimo Pallini e Andrea Musti relatori per l’Ordine degli Avvocati
di Roma

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 1° maggio 2023 un disegno di legge in materia di contratti di lavoro. Quindi la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il Decreto Legge n.48/2023, in data 4 maggio, contenente « Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro».

I provvedimenti intervengono sulle condizioni di accertamento e risoluzione dei casi di evasione o irregolarità contributiva. Interessate sono le diverse forme contrattuali di lavoro subordinato e parasubordinato. Inoltre, grazie alla previsione di stanziamenti finanziari, sono previste misure di contrasto della povertà. Non di minore importanza sono gli interventi stabiliti in materia di sicurezza e tutela contro gli infortuni.

Il Convegno in diretta streaming dell’Ordine degli Avvocati di Roma

Su queste novità si impone una riflessione complessiva. Al confronto sui diversi profili giuslavoristici e civilistici, ma anche previdenziali ed eventualmente giudiziari che vengono sollevati dalle norme introdotte dal Decreto e dal Disegno di legge, è dedicato un convegno online organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Roma che sarà erogato tramite il canale Youtube.

Il prof. avv. Massimo Pallini, professore ordinario di Diritto del Lavoro all’Università degli Studi di Milano e Partner dello studio Ichino Brugnatelli e associati, interviene come primo relatore sul tema: «Innovazioni alla disciplina del contratto di lavoro in somministrazione».

Con lui, anche l’avvocato Andrea Musti, Senior Associate presso la sede romana di Ichino Brugnatelli e associati e Componente della Commissione Lavoro dell’Ordine degli Avvocati di Roma, partecipa con un intervento su: «Innovazioni alla disciplina del contratto a termine».

 

Programma dell’evento sul Decreto e DDL Lavoro

Gli altri relatori invitati a intervenire dopo i saluti dell’avvocato Paolo Nesta, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma e con la moderazione della Consigliera avvocata Cristina Tamburro, responsabile della Commissione Lavoro, sono quelli di:

  • avv. Rocchina Staiano: «Patto di prova, le novità»
  • Italo Meoli, socio AIGI: «Decreto Trasparenza: semplificazione degli obblighi informativi»
  • Gennaro Maria Amoruso, DPO di aziende pubbliche: «Condivisione dei dati tra le Pubbliche Amministrazioni»
  • Federico Avanzi, consulente del lavoro e componente del Centro Studi ANCL: «Dimissioni dal rapporto di alvoro subordinato: torna la cessazione per fatti concludenti del lavoratore?»

 

Clicca qui per scaricare il programma in formato .pdf.

 

A questo link, maggiori informazioni sulla iscrizione e i crediti formativi forniti dall’Ordine degli Avvocati di Roma

Riforma Cartabia e cause di esclusione di punibilità, l’avv. Laura Panciroli fa il punto su A&S

Dall’inizio del 2023 l’avvocato Laura Panciroli scrive per la Banca Dati Ambiente e Sicurezza di A&S.

È online il suo approfondimento in tema di sicurezza sul lavoro, che sulla versione cartacea è disponibile dal mese di Giugno 2023.

 

La particolare tenuità del reato in tema di sicurezza

Una recente pronuncia della suprema Corte di Cassazione (III sezione penale, n. 663 del 4 aprile 2023) ha offerto un’ occasione di lettura aggiornata della causa di esclusione della punibilità prevista nei casi di violazioni di particolare tenuità.

La riforma Cartabia ha escluso la punibilità per questi particolari eventi, in particolare per chi rimedia alla violazione dopo aver subito la contestazione. L’approfondimento fornito per la rivista online dall’avvocato Laura Panciroli copre tutti i seguenti aspetti:

  • il nuovo articolo 131;
  • la retroattività dell’applicazione;
  • le condotte riparative delle violazioni;
  • la valutazione per l’esclusione della punibilità;
  • l’oblazione.

Clicca qui per accedere alla versione online dell’articolo completo (per abbonati)

Contenuti e obiettivi di www.ambientesicurezzaweb.it

La Banca Dati Ambiente & Sicurezza si rivolge a professionisti, tecnici e consulenti che operano nel settore dell’ambiente, della sicurezza, della certificazione e dell’efficienza energetica all’interno delle aziende e delle pubbliche amministrazioni.

La rivista offre novità legislative e giurisprudenziali commentate da esperti e numerosi approfondimenti, nella forma della guida tematica, oltre ad organizzare seminari e webinar formativi che si concentrano su un tema di interesse per volta e sono rivolti ai diversi destinatari.

Laura Panciroli, partner di Ichino Brugnatelli e associati è infatti esperta di diritto penale del lavoro che tratta sia in ambito pubblico che privato. Per i clienti si occupa, sia in sede giudiziaria che stragiudiziale di di reati contestati o subiti da imprenditori, dirigenti, professionisti e lavoratori, di infortuni sul lavoro, di casi di colpa medica, di reati fiscali, di reati informatici, di reati societari, di reati contro la pubblica amministrazione e contro il patrimonio in generale, di responsabilità amministrativa degli enti. Sul tema della sicurezza sul posto di lavoro ha partecipato al progetto dei medici dentisti “dentista sentinella”.

SSM, l’avv. Margherita Covi interviene sugli strumenti di tutela contro le condotte discriminatorie

All’evento formativo organizzato della Scuola Superiore della Magistratura, l’avv. Margherita Covi affronta il tema delle condotte discriminatorie evidenziando, nelle azioni in giudizio, l’importanza della scelta del rito.

Il corso si tiene a Milano il 15 maggio nell’Aula Magna Emilio Alessandrini – Guido Galli presso il Palazzo di Giustizia. Organizzato dalla struttura territoriale di Formazione Decentrata del Distretto di Milano della Scuola Superiore della Magistratura in collaborazione con AGI, Avvocati Giuslavoristi Italiani, e CSDN, Centro Studi Domenico Napoletano, si rivolge principalmente ai Magistrati ordinari e in tirocinio, nonché ai Giudici Onorari e Ausiliari.

Margherita Covi all'evento formativo organizzato dalla Scuola superiore della Magistratura,

Obiettivi e contenuti dell’evento

Il diritto antidiscriminatorio è parte fondamentale della disciplina dei rapporti di lavoro, materia rispetto alla quale sono sempre più frequenti gli interventi del Legislatore, anche sulla scorta degli stimoli e degli obblighi sovranazionali, così come costante è l’opera di interpretazione evolutiva della giurisprudenza.

A dispetto del continuo sviluppo normativo e giurisprudenziale, tuttavia, la materia presenta ancora molteplici criticità, tanto a livello sostanziale quanto a livello processuale.

Sotto il primo profilo, la tutela antidiscriminatoria paga spesso pegno a un’erronea sovrapposizione di piani tra nozioni accomunate da analoga forma di tutela, ma affatto diverse quali, per esempio, discriminazione e ritorsione; talvolta, è lo stesso Legislatore a introdurre previsioni e meccanismi di tutela forieri di incertezze definitorie e applicative (in proposito, meritano senz’altro approfondimento i recenti interventi di cui ai Decreti Legislativi 104/2022 e 105/2022).

Avuto riguardo all’aspetto processuale, la materia antidiscriminatoria conosce – ancor oggi – una significativa differenziazione delle forme di tutela diversamente declinabili, tanto sotto il profilo della legittimazione attiva, quanto sotto il profilo del procedimento esperibile in funzione del petitum sotteso; d’altronde, nella recente riforma del processo civile si è ritenuto necessario intervenire con la previsione di cui all’art. 441-quater c.p.c. cui è sotteso il principio “electa una via altera non data”.

L’incontro si propone di stimolare un confronto sullo stato dell’arte normativo e giurisprudenziale, con l’auspicio di favorire percorsi logico-giuridici e argomentativi utili all’individuazione delle fattispecie e, conseguentemente, delle tutele esperibili.

Il programma e altre informazioni sull’evento sono disponibili qui.

La presentazione dell’intervento dell’avv. Margherita Covi è disponibile qui.

L’avv. Alessandro Marchese sui concetti di giusta causa e proporzionalità nel licenziamento disciplinare

Per Quotidiano Più, il nostro giuslavorista commenta la sentenza n. 10124 del 17 aprile 2023, nella quale la Corte di Cassazione ha ricostruito ed approfondito le nozioni di giusta causa e proporzionalità alla luce del loro carattere di “clausole generali”.  Nell’ambito di un licenziamento per giusta causa, la Corte ha evidenziato che, al fine di una corretta interpretazione, i concetti di giusta causa e proporzionalità devono essere concretizzati.

Le parti del procedimento erano un istituto bancario ed un suo dipendente, licenziato a seguito di un procedimento disciplinare per non avere osservato il Codice di Comportamento interno adottato dalla Banca.  Aveva fatto accesso arbitrariamente e senza giustificazione ad alcuni rapporti bancari intestati ai clienti tramite il sistema informatico della Banca, violando altresì alcune disposizioni normative in tema di privacy. Inoltre erano riconducibili al dipendente attività di contabilizzazione di operazioni riferibili ai suoi figli. Queste condotte avevano reso possibili altre azioni delittuose di natura truffaldina, commesse però da terzi.

Nel procedimento di primo grado, il lavoratore aveva impugnato il licenziamento, chiedendo al Giudice (Tribunale di Benevento, sezione lavoro) che, accertatane la illegittimità, condannasse la Banca alla reintegra del dipendente nel posto di lavoro, oltre al risarcimento del danno. Il tribunale aveva comunque dichiarato risolto il rapporto di lavoro, ma contro la sentenza entrambe le parti avevano presentato ricorso alla Corte d’Appello.

Prendendo spunto da tale vicenda, la Corte di Cassazione ha puntualizzato che “I concetti di giusta causa di licenziamento e di proporzionalità della sanzione disciplinare costituiscono clausole generali, vale a dire disposizioni di limitato contenuto, che richiedono di essere concretizzate dall’interprete tramite la valorizzazione sia di fattori esterni relativi alla coscienza generale, sia di principi tacitamente richiamati dalla norma“.

Riguardo alla proporzionalità, la Suprema Corte ha chiarito che “l’accertamento dei fatti ed il successivo giudizio in ordine alla gravità e proporzione della sanzione espulsiva adottata sono demandati all’apprezzamento del giudice di merito, che anche qualora riscontri l’astratta corrispondenza dell’infrazione contestata alla fattispecie tipizzata contrattualmente – è tenuto a valutare la legittimità e congruità della sanzione inflitta, tenendo conto di ogni aspetto concreto della vicenda, con giudizio che, se sorretto da adeguata e logica motivazione, è incensurabile in sede di legittimità (cfr. Cass. n. 26010 del 2018).”

QuotidianoPiù è il servizio di informazione online di Giuffrè Francis Lefebvre dedicato ai professionisti, alle aziende e all’innovazione.

L’intero articolo è accessibile dagli abbonati a Quotidiano Più dal seguente link