Rapporto di lavoro e Decreto “Trasparenza”: webinar con l’avv. Matteo Motroni

Tante le novità, anche in materia di lavoro, che ha portato il decreto legislativo 27 giugno 2022 n. 104: importanti obblighi informativi sono a carico del datore, sia al momento dell’assunzione che in costanza di rapporto, sugli elementi essenziali del rapporto medesimo, sulle condizioni di lavoro e la loro tutela.

Per offrire agli operatori una guida alle nuove norme Convenia offre una giornata intera di formazione in diretta streaming il prossimo 30 settembre.

Questi i temi principali: l’ambito di applicazione del diritto all’informazione e quale debba essere il contenuto della comunicazione chiara e trasparente; il perimetro di applicazione delle nuove norme al di fuori del lavoro subordinato; la prevedibilità minima delle condizioni di lavoro; l’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatico; le prestazioni di lavoro all’estero mediante distacco.

Tra i relatori, il Salary Partner Matteo Motroni, in un panel che include sia esperti giuslavoristi sia professori universitari.

Il modulo scaricabile a questo link fornisce tutte le indicazioni su programma e quota di partecipazione: è possibile aderire all’evento in diretta o fruendo della registrazione che sarà resa disponibile agli iscritti.

Dovere di fedeltà del dirigente, l’avv. Fabio Fontana commenta una recente pronuncia della Cassazione

Scritto a quattro mani con il Senior Partner Evangelista Basile, l’articolo ripercorre la giurisprudenza della Suprema Corte per analizzare i contenuti degli obblighi di fedeltà e lealtà dei dirigenti.

In particolare, il commento si riferisce all’ordinanza n. 11172/2022, con la quale la Corte di Cassazione ha stabilito la legittimità del licenziamento per giusta causa di un dirigente. Questi infatti aveva avuto contatti con una società concorrente per l’acquisizione in proprio di una sua quota, all’insaputa dell’azienda multinazionale in cui ricopriva la posizione apicale.
I giudici del merito e di legittimità hanno ravvisato nel comportamento del dirigente una violazione del dovere di fedeltà previsto dall’articolo 2105 del codice civile e dei principi di correttezza e buona fede.

Partendo da questa pronuncia della Corte di Cassazione, gli autori fanno il punto sul generale obbligo di fedeltà del lavoratore subordinato, con particolare riguardo alla figura del dirigente. Ad essa infatti si applica un vincolo fiduciario maggiormente stringente.

I giuslavoristi sottolineano le caratteristiche della posizione dirigenziale chiarendo il motivo per cui la mancanza di fedeltà sia particolarmente lesiva degli interessi dell’azienda. Oltre a citare la copiosa giurisprudenza in questa materia,  osservano da un punto di vista pratico quali avrebbero potuto essere le conseguenze della condotta del dirigente nel caso conclusosi con l’ordinanza n. 11172/2022.

Infatti la condotta del dirigente non può che avere un impatto importante su quella degli altri lavoratori dell’azienda. Gli avvocati Basile e Fontana ipotizzano: “Se fosse concesso a un dirigente acquistare partecipazioni di società concorrenti, lo sarebbe a maggior ragione per tutti i lavoratori con qualifica inferiore, posto che il loro vincolo di fiducia con il datore è ben più attenuato rispetto a quello che caratterizza i rapporti di natura dirigenziale.”

L’approfondimento è pubblicato su “Il giurista del lavoro” n° 7/2022, edito da Euroconference. Il mensile, disponibile in abbonamento, ha lo scopo di supportare i professionisti nella gestione delle controversie di lavoro e nella consulenza giuslavoristica. Alla rivista specialistica gli avvocati dello Studio contribuiscono regolarmente con commenti a sentenze ed articoli sulle novità della normativa.

 

 

[Foto di mhouge da Pixabay]