Intervista a Sergio Passerini sul lavoro agile per «Il Corriere della Sera Economia»

Il senior partner Sergio Passerini intervistato da Barbara Millucci per l’Osservatorio in stampa il 3 febbraio 2022

Lavoro agile oltre l’emergenza

Superata l’emergenza, non si tornerà alle modalità di organizzazione del lavoro precedenti alla pandemia: lo smart working continuerà a essere uno strumento di largo utilizzo, anche se in forme più varie e articolate.

Occorre “accertare con chiarezza quali, tra le varie norme speciali emanate in questi ultimi due anni, dipendano dalla permanenza dello stato di emergenza e quali invece possano avere una vita autonoma, anche una volta cessato lo stato di emergenza. Tra le norme chiaramente condizionate alla permanenza dello stato di emergenza vi sono quelle che consentono alle aziende di utilizzare lo smart working sulla base di una procedura semplificata, ricorrendo alla modulistica disponibile sul sito del Ministero del Lavoro e senza necessità di allegare l’accordo individuale con i lavoratori.

L’esperienza di questi ultimi anni ha reso evidente a tutti come la disciplina dello smart working dovrebbe essere alleggerita da adempimenti burocratici e procedimentali inutili”.
Tra questi, “non aggiunge nulla agli obblighi di sicurezza del datore di lavoro e appare un adempimento inutilmente gravoso la norma secondo la quale il datore di lavoro debba consegnare almeno una volta all’anno al lavoratore e ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza un’informativa sui rischi connessi alla modalità di esecuzione del rapporto di lavoro.
Così come non aggiunge nulla in termini di garanzie sostanziali, ma apre la strada a contenziosi, l’estensione dell’assicurazione obbligatoria Inail al “normale percorso” di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello prescelto dal lavoratore per lavorare all’esterno dei locali aziendali.

Una delle caratteristiche essenziali del lavoro in modalità agile è proprio quella della libertà del lavoratore di scegliere in quale luogo lavorare, senza alcun obbligo di prescegliere un “normale percorso” dalla sua abitazione e senza alcun obbligo di comunicare preventivamente al datore di lavoro o all’Inail dove si recherà a lavorare. Il vero obiettivo su cui puntare è quello di assicurare la massima semplicità nel ricorso a questo strumento, nel rispetto della volontà delle parti, rendendolo uno strumento davvero ordinario”.

Francesco Brugnatelli ospite al Galilei Institute

L’Istituto Italiano Galileo Galilei sostiene progetti di ricerca congiunti su aree di competenza condivise dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dall’Università di Chongqing.

L’Istituto conduce progetti d’eccellenza in collaborazione con numerosi Dipartimenti del prestigioso ateneo cinese e favorisce il dialogo accademico tra i professori dell’Università di Chongqing e diverse istituzioni italiane.

Come membro del “Circle of Friends” dell’Istituto, il senior partner Francesco Brugnatelli ha raccontato a Marco Bonaglia la sua esperienza: “L’interesse per il mercato cinese e il rapporto con i clienti cinesi è nato con me. Abbiamo stretto partnership con alcuni enti locali, abbiamo assistito aziende cinesi che hanno acquisito aziende italiane (anche nel campo della governance), come pure individui e famiglie che hanno scelto di venire a vivere in Italia. Anche in virtù dei rapporti con alcuni colleghi cinesi, ho assistito importanti società cinesi in arbitrati internazionali. Negli ultimi due anni, anche a causa della pandemia, stiamo sviluppando contatti e relazioni con i cinesi in Italia, una realtà molto viva e dinamica, grazie anche ai sempre più numerosi studenti stranieri cinesi iscritti alle nostre università e accademie”.

L’intera intervista è disponibile qui.

Le nuove misure anti-Covid per gli operatori della sanità

L’articolo dell’avvocato Matteo Motroni che illustra le novità delle norme anti-Covid per gli operatori sanitari. 

Per Eutekne Info, il Salary Partner Matteo Motroni riassume le novità che il DL/2021 ha portato sul fronte del vaccino anti-Covid, in particolare per gli operatori della sanità, il personale amministrativo di strutture sanitarie e RSA, delle strutture penitenziarie, delle scuole e per le forze dell’ordine.

Nel medesimo articolo, disponibile a questo link, l’avvocato descrive in modo sintentico le principali conseguenze –  sul piano giuslavoristico – dell’adozione di tali misure, con richiami alla recente giurisprudenza in argomento.